La Prima Torre, o Rocca, o Guaita, è la maggiore e la più antica delle tre rocche che dominano dall'alto la Città di San Marino.
Il suo nucleo centrale, che fu posto di guardia e rifugio dei primi abitatori del Monte Titano, risale al secolo XI ed è pertanto uno fra i più vetusti fortilizi d'Italia. E' caratterizzata dalla presenza di due cinte murarie difensive. Quella esterna, coronata da merli e rinforzata agli angoli da torrioni angolari che furono abbassati nel corso del XVI secolo, faceva parte del primo girone di mura (Girone della Guaita) eretto a difesa dell'abitato. La cinta muraria interna, la più antica, è dotata di un ingresso sopraelevato e racchiude al suo interno la Torre campanaria, gli alloggiamenti delle guarnigioni trasformate successivamente in carceri, e la Torre della penna, l'antica torre di guardia che fu ricostruita nella seconda metà del XV secolo.
La Seconda Torre, o Castello della Cesta, sorge sulla vetta più alta del Titano a 755 metri s.l.m. e costituisce il passaggio intermedio di un percorso panoramico di incomparabile splendore, che sul ciglio del monte collega le tre antiche torri di San Marino.
Il nucleo primitivo della Cesta, come testimonia l’etimologia latina del termine, era utilizzato come torre d’avvistamento già in epoca romana e la sua presenza viene citata, col medesimo nome, in un documento datato 1253. Nel 1320 venne munita di un alto muro esterno e raccordata al complesso delle fortificazioni della seconda cinta difensiva della città, mantenendo le sue funzioni fino alla fine del XVI secolo.
L’attuale edificio si erge sul luogo ove anticamente sorgeva il vecchio Palazzo denominato Domus Magna Comunis, costruito verosimilmente alla fine del secolo XIV che, dopo aver subito ripetuti restauri e consolidamenti, fu abbattuto alla fine dell’Ottocento perchè minacciava rovina.
Il nuovo Palazzo Pubblico o Palazzo Governativo fu costruito tra gli anni 1884 -1894 su progetto dell’architetto romano Francesco Azzurri, presidente dell’Accademia di S. Luca a Roma, il quale, interpretando le aspettative e i gusti dei committenti sammarinesi, lo disegnò nello stile semplice e severo dei palazzi comunali dei secoli XIII e XIV.
Dopo cento anni di vita l’edificio, divenuto del tutto inidoneo alle moderne esigenze di sicurezza e funzionalità, è stato sottoposto a un complesso intervento di restauro e ristrutturazione, affidato all’architetto di fama internazionale Gae Aulenti, che si è concluso il 30 settembre 1996 con una solenne inaugurazione. Il Palazzo, nel quale si svolgono le cerimonie ufficiali dello Stato, è sede dei principali organi istituzionali e amministrativi sammarinesi: i Capitani Reggenti, il Consiglio Grande e Generale, il Consiglio dei XII, il Congresso di Stato.
Nel museo viene presentata parte della ricca collezione oplologica che lo Stato ha acquisito fra il 1956 e il 1972.
Il circuito espositivo, che si articola in quattro sale, traccia l’evoluzione delle "armi bianche" e "da fuoco" con esemplari di notevole valore storico comprendenti armature, armi in asta, armi da fuoco a miccia, a ruota e a pietra focaia, fino alle armi sperimentali della transizione ottocentesca e a quelle a retrocarica dell’ultimo scorcio del secolo XIX.
Il Museo di Stato della Repubblica di San Marino si è formato nella seconda metà dell’Ottocento ed è stato aperto al pubblico nel 1899.
Dal 2001 è ospitato nello storico Palazzo Pergami – Belluzzi, nel centro di San Marino. Il museo comprende collezioni archeologiche, artistiche e numismatiche ed è articolato in quattro piani: Archeologia del Territorio (piano terra), Arte per la Repubblica (primo piano), Arte di Donazione (secondo piano), Archeologia di Donazione e Numismatica -Medaglistica Sammarinesi (primo piano sottostante). Al secondo piano sottostante sono ospitate mostre temporanee e conferenze.
Il Museo Pinacoteca San Francesco raccoglie quadri e oggetti di arte sacra e sorge negli antichi spazi dell’omonimo convento, a pochi passi dalla Porta del Paese (o Porta San Francesco), all’interno della prima cinta muraria.
Il Museo, inaugurato nel 1966, si articola nella sezione di arte sacra e nella pinacoteca. In mostra gli esemplari più significativi del ricco patrimonio artistico del Convento e di altre chiese francescane: dipinti su tavola e su tela, un prezioso affresco proveniente dalla attigua chiesa, arredi, suppellettili e paramenti dal XIV al XVIII secolo, a testimoniare la storia della presenza dei Conventuali e il loro ruolo nell’evoluzione dell’arte e della cultura nella Repubblica. L'esposizione è ospitata nelle logge sovrapposte che costituivano il chiostrino quattrocentesco dell’antico convento francescano.
L’inaugurazione della Galleria Nazionale si inserisce in un lungo percorso sammarinese iniziato nel 1956 con la nascita del “Premio d’arte figurativa del Titano”, che nel sancire il nascere di un nuovo e vitale dibattito culturale intorno all’arte, definì anche la fine del lento processo di recupero dopo le dure prove sofferte durante la seconda guerra mondiale.
Un percorso che attraversa gli ultimi secoli, dalla seconda metà dell'800 a oggi, e che racconta il Titano tramite le emissioni filateliche e la numismatica. L'area complessiva consta di 700 metri quadrati, due piani espositivi e un patrimonio composto da migliaia di pezzi per ricostruire una parte della storia della Repubblica. E' situato nei locali dell'ex Ufficio filatelico e numismatico, in piazzetta Garibaldi.